martedì 26 giugno 2007

La testimonianza di Michele Venitucci


Il blog accoglie e volentieri pubblica un mesasggio di Michele Venitucci (vicio, nel film) che insieme a (in rigoroso ordine alfabetico) Giuseppe Cederna (Santino), Claudio Santamaria (Toni) e Alessandro Tiberi (Mao, detto Il Piccolo) hanno dato vita alla reception del Bellevue Hotel.

Questa e' la mia storia o parte di essa...
e non pretendo di spiegare granche'. D'altronde cos'e' una storia se non un disegno che risulta l'unione di piu' puntini?
La mia storia e' simile. E' cosi che funzionano le cose per me.
Vado da UN LUOGO A UN ALTRO, da una persona a un'altra.
Non c'e' Grande DIFFERENZA, alla fine.
Ho conosciuto persone molto diverse.
Le ho frequentate, ci ho convissuto, le ho guardate manifestarsi ogniuna a proprio modo.
Per me, queste persone, SONO COME UNA SERIE DI STANZE..
sono come i luoghi che ho frequentato.
Entri in una nuova stanza e osservi curioso.. guardi un quadro, una lampada, il televisore o altro..
e dopo un po' tutto ti sembra normale, il senso della novita' sparisce per sempre!
e rimane solo un senso di PAURA...una paura strisciante.
Forse non capirete cosa intendo,
comunque
il fatto e' che dopo un po' qualcosa, una voce, mi parla...
e so che e' ora.
E' ora di andarsene, di cambiare luogo.
Le persone saranno fondamentalmente uguali,
magari useranno un frigorifero o un gabinetto diversi,
ma quando quella voce mi parla, e' ora di iniziare a VAGARE.
Non c'e' la voglia o la consapevolezza, forse, pero', gli eventi ti inducono a farlo.
Eccomi dunque, in un luogo di cui non comprendo nemmeno la lingua
ma in fin dei conti, tuttti sono comunque estranei...
LA STORIA...questa storia parla di come sono passato da la a qui, o forse dovrei dire da qui a qui.
PERMANENT VACATION by Jim Jarmusch
Questa mi e' sembrata la storia piu' giusta da raccontare..questa mi e' sembrato il viaggio piu' vicino a quello dei nostri personaggi! A quello di Vicio Toni e Mao!
Questa storia e' una parte della storia...una piccolo pezzo del puzzle! questa e' una delle storia di Aspettando il Sole! Dove ogni storia e' complice delle altre storie.
La  breve avventura, appena trascorsa insieme a meravigliosi compagni di viaggio..capitanati da un grande Ago Panini.. mi e' servita a comprendere che il cinema..in Italia si puo fare!
Inteso come spazio creativo..luogo d'incontro..necessario alla narrativa e a  i suoi sentimenti..Inteso come spazio autonomo, indipendente e libero da tutti vincoli del mercato!! Un cinema pensato semplicemente per raccontare una storia (delle storie) .. e non solo per venderle a tutti i costi! (Non piu' un cinema adeguato alla televisione e alle sue orribili dinamiche)
Con l'opportunita' , il tempo, la serenita', l'energia e soprattutto la voglia di narrare qualcosa!
Con gli attori e tutta la trouppe al centro di questa narrativa.
Tutti indispensabili e necessari.
Tutti messi nelle condizioni di fare il proprio mestiere. BENE.
e quando c'e' entusiasmo..volonta' e un minimo di organizzazione..la macchina va avanti da sola. Dritta e veloce.
Senza sprechi e senza il bisogno di inutili e maleducati strilli! che spesso caratterizzano i set cinematografici!
Vezzi di un vecchio cinema..spesso emulato solo nei cattivi esempi!
Allora mi chiedo: "perche' non prendere spunto da questo lavoro..perche' non allinersi a quest'attitudine!
Vedo troppi registi (giovani o navigati) essere schiacciati dal sistema produttivo e dalla vendita delle loro opere..oramai solo  prodotti da vendere!
Troppi giovani vogliosi e impazienti di voler realizzare la loro opera prima, diventare vittime dei loro padroni-produttori, arroganti e spesso ignoranti!
essere boicottati su tutto! Dalla scelta degli attori (spesso imposti) ai cambiamenti radicali delle loro sceneggiature!
Questo rende il nostro lavoro piu' difficile e decisamente  Triste!
Una giornalista..durante la conferenza stampa fatta sul set..ha chiesto a Panini quando tempo ci avesse messo per produrre e girare questo film?
La risposta fu: 5 settimane per girarlo..qualche anno per trovare i mezzi e qualche anno per decidere di raccontare questa storia. Totale 7 anni!
Ecco questa e'  colpa del macchinoso  sistema cinematografico italiano.. ribatte' la giornalista!!!
Si..e' vero, 7 anni sono tanti! Il potere, la politica, e l'ignoranza della gente che gestisce quest'industria spesso determina questi tempi! cosi' dilatati..
ma non bisogna dimenticare che per raccontare una storia non basta acquistare i diritti di un romanzetto giovanilistico e imporlo al mercato!
Una storia per essere raccontata ha bisogno di una MOTIVAZIONE e DI CORAGGIO! Sono le PASSIONI..che muovono il mondo..
Questo non vuole essere una denuncia o una protesta..ma semplicemente una testimonianza!
e ulizzo il blog (finistra sempre aperta di questo film..nel pieno del suo stile) per farlo!
Quest'esperienza mi ha confermata che in italia gli attori non solo ci sono ma
che sono straordinariamente bravi e straordinariamente disponibili! Ci vuole solo un bravo direttore d'orchestra..tanto rispetto e voglia di creativita'! Forse ci vorrebbe anche un po' piu di solidarieta'  e meno pregiudizi! Ma si sa che gli attori sono un po' delle anime solitarie e vaganti in attesa di fermarsi in qualche luogo..cosi' per viverlo un po'..ma sempre in partenza.
Grazie Ago..grazie Paolo..grazie Giammaria..grazie Roberto...GRAZIE Claudio, Alessandro e Giuseppe..grazie veramente a tutti! per la vostra professionalita', per il vostro rispetto, per la vostra educazione, per la vostra creativita', per il vostro talento, per la vostra sincerita' e semplicita', GRAZIE per la vostra CLASSE!
Un abbraccio caloroso
Michele V.





Noi del blog aggiungiamo all'appassionato e toccante messaggio di Michele che anche per fare il vino ci vogliono tanti anni. E non c'é modo di comprimere i tempi. Pace. Ma quant'é bello poi sapere che,quando si assaggia una buona bottiglia, si sta assaggiando una storia?